RILASCIATI SETTE TIBETANI A NYACHUKA. LA SITUAZIONE RIMANE TESA

Dharamsala, 18 dicembre 2009. L’emittente radio Voice of Tibet ha diffuso la notizia del rilascio di sette tibetani arrestati per aver partecipato alle dimostrazioni per la liberazione del monaco Tenzin Delek Rinpoche, iniziate il 5 dicembre scorso nella contea di Nyachuka. Un tibetano in esilio ha dichiarato che i sette rilasciati sono stati brutalmente percossi e che per uno di loro si è reso necessario il ricovero in ospedale a causa di una grave ferita al capo. Almeno altri venti dimostranti sono in stato d’arresto e i tibetani residenti nella zona sospettano che le autorità cinesi trattengano gli arrestati nel timore che la vista dei segni delle percosse e delle torture loro inflitte scatenino atti di rappresaglia da parte di parenti e abitanti della zona.  Nonostante l’avvenuta liberazione dei sette tibetani, a Nyachuka la situazione rimane tesa e, nelle aree interessate alla protesta, continua il dispiego di ingenti forze paramilitari e di polizia.

I tibetani sostengono che le accuse contro Tenzin Delek sono infondate e che a suo carico non esistono prove certe. Gli abitanti della contea di Nyachuka affermano inoltre che da quando il monaco è stato condannato le tensioni sociali sono aumentate e “non vi è nulla che il governo possa fare per migliorare la situazione”. Tenzin Delek, un lama reincarnato con un grande seguito tra i buddhisti tibetani, era molto popolare per la sua opera incessante in campo umanitario e sociale. Oltre a costruire scuole e case per anziani, Tenzin lavorava con le autorità locali per proteggere l’ambiente e preservare la cultura tibetana.

Fonte: Phayul