I monasteri

I monasteri principali:

Il monastero di Drepung
A circa otto chilometri dal centro di Lhasa questo monastero fu costruito nel 1416 da un altro importante discepolo di Lama Tzong Khapa, Jamyang Tashi Pelden. Si dice che prima dell’intervento cinese Drepung fosse il più grande monastero del mondo con i suoi ottomila monaci residenti. Una delle sue più belle costruzioni, il Palazzo di Ganden, fu il luogo di residenza del Secondo, del Terzo, del Quarto e del Quinto Dalai Lama che poi si trasferì nel Potala non appena la parte centrale di questo edificio venne terminata. Oggi Drepung ospita solo duecento monaci.
Da visitare: Nella Sala Principale delle Assemblee la cappella dedicata a Buddha Sakyamuni, con belle statue dello stesso Buddha, dei suoi due discepoli principali (Shariputra e Maudgalyayana), Maitreya e Kasyapa. Vi sono anche nove stupa di Kalachakra e immagini pregevoli degli Otto Grandi Bodhisattva e delle divinità irate Vajrapani e Hayagriva. Il Collegio tantrico di cui è particolarmente interessante la cappella fatta costruire dallo stesso Tzongkhapa a cui si deve la statua di Yamantaka che ancora oggi è presente sull’altare principale; la Sala delle Assemblee del Collegio tantrico è di poco posteriore alla cappella e ospita diverse statue di tzongkhapa e di alcuni Dalai Lama. Il collegio di Loseling, il Collegio di Gomang, il Collegio di Deyang.

 


Il monastero di Ganden
Costruito ad anfiteatro sulla cima una montagna a circa quaranta chilometri da Lhasa, Ganden era forse il più bel monastero di tutto il Tibet. Fondato dallo stesso Lama Tzong Khapa nel 1417 Ganden, il cui nome significa
“Terra Pura”, è considerato uno dei luoghi più sacri della scuola Gelug-pa dal momento che ospita la tomba di Lama Tzong Khapa. Purtroppo questo monastero venne completamente raso al suolo durante la Rivoluzione
Culturale e oggi, dell’originario complesso monastico che ospitava seimila monaci, i tibetani sono riusciti a ricostruire solo alcuni edifici e sale di meditazione. Attualmente ci vivono duecento monaci.
Da visitare: la Tomba d’oro di Lama Tzongkhapa, un tempo uno dei capolavori del Tibet, oggi ospita ancora degli affreschi murali in parte restaurati, la cappella dedicata a Dharmaraja e quel che rimane del chorten che ospitava il corpo di Lama Tzongkhapa.


Il monastero di Samye
Il monastero di Samye, che si trova sulle rive del fiume Tsang-po
(Brahmaputra per gli indiani) a circa una quaranta chilometri dalla cittadina di Tsetang, fu il primo monastero buddhista ad essere edificato in Tibet; la sua fondazione risale al lontano 763 e si deve al re Trisong Deutsen e a Padmasambhava. Il complesso monastico esprime la concezione cosmologica buddhista con il tempio centrale che raffigura il monte Sumeru, la mitica montagna al centro del cosmo, mentre quattro altri tempi chiamati “ling”, rappresentano i quattro continenti situati nel vasto oceano a nord, sud, est ed ovest del monte Sumeru. A destra e a sinistra di ognuno di questi templi ve ne erano due più piccoli “ling-tren”, che rappresentavano i sub continenti della cosmologia buddhista. Due piccole cappelle raffiguravano il sole e la luna. L’intero perimetro era circondato da un lungo muro circolare e quattro grandi stupa, ognuno di un diverso colore (bianco, rosso, blu e verde) segnavano i quattro punti cardinali. Samye ha sofferto molto le devastazioni della Rivoluzione Culturale ed alla fine degli anni ’70 molto poco della originaria struttura rimaneva in piedi; oggi però sono stati effettuate numerose ricostruzioni e restauri (anche se molto affrettati) e almeno il tempio centrale è nuovamente agibile e aperto al culto.
Da vedere: la Sala delle Assemblee che contiene murali molto raffinati. Il Tempio Principale con statue e altari dedicati alle principali scuole del Buddhismo tibetano e ai suoi principali esponenti: Padmasambhava, Atisha, Drom Tönpa, Longchenpa, Sakya Pandita, Lama Tzongkhapa e molti altri.



Il monastero di Tashi Lumpo
Situato poco fuori Shigatse, questo monastero è uno dei pochi a non aver subito alcun danneggiamento durante la Rivoluzione Culturale e si presenta ancora oggi in tutto il suo antico splendore. Venne fondato nel 1447 dal Primo Dalai Lama, Gendun Drup, nipote e uno dei principali discepoli di Lama Tzong Khapa. Tashi Lumpo è la sede dei Panchen Lama da quando questa “dinastia” venne creata nel diciassettesimo secolo.
Da vedere: il tempio di Maitreya, che ospita una gigantesca statua di questo Buddha del Futuro alta 26 metri. Il Palazzo dei Panchen Lama con lo stupa del 4° Panchen Laama, decorato con oro, argento, pietre preziose e alto 12 metri. La cappella di Dolma, l’incarnazione del principio femminile. Gli affreschi murali del Gonkhang con le pitture che mostrano una serie di divinità irate dalle forme terribili. Lo stupa che contiene i resti del 10° Panchen Lama morto nel 1989.



Il monastero di Sakya
Situato a circa 143 chilometri da Shigatse in direzione sud-ovest Sakya è la sede principale della omonima scuola del Buddhismo tibetano. Fondato nel 1073 da Konchok Gyalpo questo monastero agì come una sorta di capitale
del Tibet tra il tredicesimo e il quattordicesimo secolo quando i suoi abati furono insigniti dai Khan mongoli del titolo di “Governatori” del Tibet ed esercitavano il loro potere su tutto il Tibet centrale.
Da vedere: Il Palazzo Puntsok, residenza dell’omonimo lignaggio Sakya-pa, con una cappella dove si trovano statue di Tara Bianca, Amitayus, Manjusri, Vijaya e del lama Sakya Pandita, uno dei fondatori di questo lignaggio. La Cappella di Manjusri con pregevoli statue di Buddha Sakyamuni e Manjusri. La Sala delle Assemblee con grandi e notevoli statue in bronzo di Buddha Sakyamuni che contengono ognuna le reliquie di importanti maestri Sakya-pa. Il Palazzo di Tara, residenza dell’altro lignaggio principale Sakya-pa, la cappella di questo edificio ospita cinque superbi stupa e notevoli murali affrescano le pareti.


Il monastero di Sera
Da vedere: Il Collegio di Sera-Me, nelle cui numerose cappelle si trovano diverse importanti opere d’arte tra le quali la più preziosa di tutto il monastero, una statua del Buddha Sakyamuni chiamata “Miwang Jowo” poiché fu commissionata nel 15° secolo dall’omonima famiglia, notissima benefattrice di Tzonkhapa. Tra le altre statue meritano una menzione particolare quelle del 1°, 2°, 3° e 5° Dalai Lama. Il Collegio Tantrico, l’edificio più antico di cui i capitelli delle colonne della Sala d’ingresso sono tra i più raffinati di tutto il Tibet. Il Collegio di Sera-Je, dove troviamo diverse cappelle che ospitano un gran numero di altari e statue tra cui quelle di lama Tzongkhapa, Buddha Sakyamuni, Manjusri e di Jamchen Chöje, il fondatore di Sera.