Memorandum sulla effettiva autonomia per il popolo tibetano

Documento presentato alla dirigenza cines e dagli inviati del Dalai Lama in occasione dell’ottavo round di colloqui

(30 novembre – 5 dicembre 2008)

I – INTRODUZIONE
A partire dal 2002, quando sono stati riavviati contatti diretti con il Governo Centrale della Repubblica Popolare Cinese (PRC), si sono tenuti numerosi incontri tra gli inviati di Sua Santità il XIV Dalai Lama ed i rappresentanti del Governo Centrale. Nel corso di questi incontri abbiamo espresso chiaramente le aspirazioni dei Tibetani.

Discorso di Sua Santità il Dalai Lama al Parlamento Europeo

BRUXELLES – 4 DICEMBRE 2008

Eccellenza, Signor Presidente, onorevoli membri del Parlamento, signore e signori,

Oggi è per me un grande onore potervi parlare e vi ringrazio per avermi invitato.
Ovunque io vada, ciò che maggiormente mi sta a cuore è l’importanza di quei valori, quali ad esempio la bontà d’animo, che considero alla base di una vita felice a livello individuale, famigliare e della comunità tutta. Parlare di tali valori è quindi il mio impegno primario.

TIBET: DURE CONDANNE A SETTE TIBETANI

wangduDharamsala, 22 dicembre 2008. Il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia ha reso noto che sette tibetani, accusati di spionaggio, sono stati condannati a durissime pene detentive. La condanna più severa è stata sentenziata a Wangdu , un ex monaco collaboratore di un’Organizzazione non Governativa australiana impegnata nella campagna di sensibilizzazione contro il virus dell’AIDS (Wangdu appare nella foto, a sinistra, al lavoro dietro al banchetto).

L’UE CONDANNA GLI ARRESTI DEI FIRMATARI DELLA CARTA ‘08

Bruxelles, 16 dicembre 2008. La presidenza francese dell’Unione Europea, a nome delle 27 nazioni del blocco, ha chiesto alle autorità cinesi di fornire solleciti chiarimenti sulle condizioni detentive del dissidente Liu Xiaobo e sulle ragioni del suo arresto. L’attivista, che figura tra i firmatari della Carta ‘08, il documento sottoscritto alla vigilia del 60° anniversario della Dichiarazione dei Diritti Umani da oltre 300 tra intellettuali, avvocati, giornalisti, scrittori e studiosi cinesi, è stato prelevato il giorno 8 dicembre dalla polizia nella sua casa e non si hanno al momento sue notizie. I suoi sostenitori temono che possa essere accusato di incitamento alla sovversione. Altri due attivisti, Chen Xi e Shen Youlian sono stati tratti in arresto il giorno 11 dicembre a Guiyang, nella provincia sud occidentale del Guizhou.