TIBET: SI AUTOIMMOLA UN GIOVANE TIBETANO IN AMDO

Kunchok_TsetenDharamsala, 4 dicembre 2013. Kunchok Tseten, un nomade tibetano di trent’anni, padre di due figli di tre e quattro anni, si è autoimmolato ieri, 3 dicembre, a Meruma, una cittadina della Contea di Machu nella regione dell’Amdo. Kunchok si è dato fuoco chiedendo il ritorno del Dalai Lama in Tibet e l’unione di tutti i tibetani dentro e fuori il paese.

“Lunga vita al Dalai Lama, i nostri fratelli e le nostre sorelle, qui e in esilio, possano essere riuniti”: queste le sue ultime parole prima di cadere a terra avvolto dalle fiamme.

Testimoni oculari hanno riferito che le ustioni riportate da Kunchok Tseten erano gravissime e si ritiene non sia sopravvissuto. La polizia che pattugliava la zona dell’immolazione lo ha subito circondato impedendo ai tibetani di recuperare il suo corpo. Dopo una breve colluttazione, le forze dell’ordine lo hanno portato via. La moglie di Kunchok e alcuni membri della sua famiglia sono stati tratti in arresto assieme ai passanti che avevano cercato di contrastare la polizia.

La scorsa estate, Kunchok Tseten aveva confidato al fratello: “Non posso tollerare tutte le atrocità alle quali i cinesi ci sottopongono. Dopo che tanti miei fratelli e sorelle si sono autoimmolati, anch’io un giorno sacrificherò la mia vita dandomi fuoco”. Con il gesto estremo di Kunchok, sale a centoventiquattro il numero dei tibetani che hanno cercato la morte con il fuoco all’interno del Tibet occupato.

Fonti: Phayul – The Tibet Post