LA PROPOSTA DI UN DISSIDENTE CINESE: A OSLO UNA SEDIA VUOTA RICORDERÀ AL MONDO QUANTO ACCADE IN CINA

Liu
21 novembre 2010. In un’intervista rilasciata all’Observer, il dissidente cinese Yang Jianli, incaricato da Liu Xia, moglie del Nobel per la Pace 2010, di lavorare assieme al Comitato norvegese del Premio alla preparazione della cerimonia del prossimo 10 dicembre, ha dichiarato che quel giorno una sedia vuota sul palco manderà al mondo un messaggio più forte di qualsiasi discorso o slogan.

“Sul palco ci potrebbero essere almeno due sedie vuote” – ha detto Yang, riferendosi anche l’assenza di Liu Xia, attualmente agli arresti domiciliari, – “il loro impatto sarà forte e ricorderanno a tutti qual’ è la situazione in Cina”.

Yang Jianli, attivista del movimento democratico cinese e amico personale di Liu Xiaobo e della moglie, partecipò nel 1989 alle manifestazioni di Piazza Tienanmen. Dopo la brutale repressione del dissenso, Yang si rifugiò negli Stati Uniti. Rientrato in Cina con un passaporto falso, fu arrestato nel 2002. Liberato nel 2007, vive all’estero e si batte, a fianco dei movimenti per la democrazia in Cina, perché al suo paese siano garantite le libertà fondamentali.

Queste le sue parole: “La decisione del Comitato del Nobel per la Pace ha scombinato le regole del gioco e ora il governo cinese è sotto i riflettori, sia al suo interno sia sullo scenario internazionale. Possiamo quindi esercitare maggiori pressioni perché Pechino riveda la sua decisione su Liu Xiaobo e Liu Xia”. Yang si è direttamente rivolto alle autorità di Pechino chiedendo un cambio di atteggiamento: “Il Premio non deve essere considerato un insulto ma deve essere motivo di orgoglio”. “La Cina ha un’opportunità davvero unica per un’apertura politica, non possiamo permetterci di perderla, è una possibilità di cambiamento”. “Sono ottimista”, – dichiara Yang – “a un livello più superficiale la Cina mostra solo la sua asprezza, ma il vero cambiamento è nei cuori della gente, in Cina lo si può già percepire”.

In occasione della cerimonia del 10 dicembre, Yang intende organizzare una protesta davanti all’ambasciata cinese e alcuni significativi eventi con i famigliari degli attivisti attualmente in carcere dei quali vuole divulgare nomi e foto. Intende inoltre battersi per l’attuazione di Charta 08, il manifesto politico di Liu Xiaobo di cui Yang Jianli è uno dei co-autori e co-firmatari. Al movimento democratico sarà data massima visibilità anche durante la cerimonia che vedrà la partecipazione degli attori Anne Hathaway e Denzel Washington e del musicista Elvis Costello. Yang ha ricordato che Liu non sarà presente ma un attore, in piedi accanto a una sedia vuota, simbolo e memento della sua prigionia, reciterà brani tratti dai suoi scritti.

Al momento, sei Paesi – Russia, Kazakhstan, Cuba, Marocco, Iraq e, ovviamente, la Cina – hanno declinato senza fornire specifiche motivazioni l’invito della Commissione del Nobel.

Fonte: guardian.co.uk

Il testo, in lingua inglese, di Charta 08 al sito:

http://www.charter08.eu/2.html