UE-CINA: ACCORDI DI COOPERAZIONE E NUOVO VERTICE

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Bruxelles, 30 gennaio 2009. (Apicom) Unione Europea e Cina ci riprovano e, dopo l’annullamento del vertice di dicembre scorso a causa della spinosa questione tibetana, annunciano che si vedranno “a breve” in un nuovo summit per affrontare temi scottanti come la crisi economica globale. La decisione è stata presa nel corso di una visita a Bruxelles del primo ministro cinese Wen Jiabao, la prima dal 2004, e del suo incontro con il presidente della Commissione, José Manuel Barroso (nella foto). “Abbiamo deciso che avremo presto un nuovo summit tra Ue e Cina e che il nostro dialogo verrà proseguito in uno spirito cooperativo”, ha spiegato Barroso nel corso di una conferenza stampa congiunta, al termine della firma di 9 accordi bilaterali.
La data non è ancora stata fissata, ma secondo il presidente di turno dell’Ue, il premier ceco Mirek Topolanek, potrebbe svolgersi a Praga a maggio, dopo il G20 di Londra del 2 aprile. L’incontro precedente, fissato per dicembre scorso, è saltato dopo che il leader francese e allora presidente dell’Ue, Nicolas Sarkozy, ha scelto di incontrare il Dalai Lama, leader spirituale tibetano. “I rapporti tra Ue e Cina vanno avanti, con qualche intoppo, ma la tendenza generale di questo rapporto non è reversibile”, ha assicurato Wen al termine di un incontro in cui, a detta di Barroso, si è “parlato in termini costruttivi anche di temi sensibili come i diritti umani e il Tibet, con reciproco rispetto”.
Wen e Barroso hanno inoltre annunciato la creazione di un forum di alto livello ad aprile sulle questioni commerciali, spesso al centro di polemiche per via delle accuse di dumping ai prodotti del Celeste Impero. “Lo spirito globale non serve solo per rafforzare la fiducia, ma anche sulle questioni macroeconomiche”, ha aggiunto il presidente della Commissione. La Cina è il paese dal quale l’Ue importa più mercanzie, tanto che il deficit commerciale è di 160 miliardi di euro, ma è anche il paese verso il quale ci sono più procedure anti-dumping. Sul fronte delle esportazioni, invece, la situazione è ben diversa: i prodotti europei diretti in Cina sono meno di quelli destinati alla Svizzera.
Oggi sono stati firmati 9 accordi di cooperazione tra Pechino e Bruxelles, in particolare in materia di istruzione, di foreste e di proprietà intellettuale. “L’atmosfera dell’incontro di oggi può esistere solo tra due partner strategici che vogliono rafforzare la loro cooperazione”, ha sottolineato Barroso. I due leader hanno insistito sulla volontà di cooperare davanti alla crisi che ha sprofondato l’Europa nella recessione e che minaccia anche la corsa del pil cinese. “Ue e Cina possono solo trarre beneficio dalla loro partnership, ma anche la comunità globale ne beneficia”, ha spiegato Wen al termine della prima parte dell’incontro con Barroso, incentrata sulla crisi finanziaria, mentre il problema del clima è stato affrontato a pranzo.
Rievocando la sua prima visita a Bruxelles, nel 2004, il premiere cinese Wen Jiabao ha voluto ricordare i suoi ottimi rapporti con il predecessore di Barroso, spiegando: “La mia ultima visita qui è stata nel 2004, quando firmammo un accordo con l’allora presidente della Commissione Romano Prodi, che è un vecchio e buon amico del popolo cinese”.