Perché il Tibet diventa Xizang

25 ottobre 2022

A fine settembre, il Global Times — quotidiano del Partito Comunista Cinesein un articolo in lingua inglese ha parlato di un documento firmato da 70 Paesi nel quale si invitano tutte le Nazioni a «smettere di interferire negli affari interni della Cina quando si tratta delle regioni di Xinjiang, Hong Kong e Xizang». Xizang? Di cosa si parla, si sono chiesti in molti. Lo Xinjiang è la regione cinese nota per la repressione di Pechino sugli uiguri, pratica denunciata due mesi fa dal Consiglio di Diritti Umani dell’Onu. Hong Kong è l’ex colonia britannica che avrebbe dovuto mantenere un sistema di governo autonomo fino al 2047 ma è stata «normalizzata» per la soddisfazione di Xi Jinping. Entrambi casi famosi nel mondo. Ma Xizang? Chi conosce il Pinyin, cioè il sistema di romanizzazione del mandarino standard in Cina, ha chiarito che questa è la rappresentazione in Pinyin di Tibet. Altra regione che da tempo ha seri problemi di diritti umani. Un cambio di definizione casuale o qualcosa di più significativo? Le novità, nella Repubblica Popolare Cinese, vengono spesso introdotte a piccoli passi, quindi ogni segnale viene analizzato, spesso si contano le volte nelle quali è ripetuto

 

Il conteggio lo ha fatto il China Media Project, un centro di ricerca condotto da giornalisti che studiano la Cina. È risultato che fino al 2021 Xizang era usato dal Global Times solo quando era parte di un nome, per esempio «Xizang Minzu University». In ogni caso, l’anno scorso solo tre volte in tutti gli articoli del giornale. Dal gennaio del 2022, però, il Global Times ha usato il nome in più di 200 articoli in inglese. Anche nella titolazione. È una tendenza generale in Cina oppure è una scelta solitaria dell’aggressivo quotidiano che si occupa soprattutto di questioni internazionali, molto letto all’estero? Il resto della stampa cinese finora non ha seguito la stessa strada negli articoli che traduce in inglese. Il China Media Project ha però notato un cambiamento in corso al ministero degli Affari Esteri dove il termine Xizang era stato usato una volta sola, nel 2018. Ora, invece, sembra che al ministero il nome sia stato standardizzato nei documenti in inglese. Probabilmente, l’obiettivo è ridurre nel mondo l’uso del nome Tibet, in genere associato alla repressione di Pechino e a una delle bestie nere del Partito Comunista Cinese, il Dalai Lama.

 

Di Danilo Taino

Corriere.it – 19 ottobre 2022