LIU XIAOBO: DEDICO IL NOBEL AI CADUTI DI PIAZZA TIENANMEN

11 ottobre 2010: Le autorità cinesi hanno consentito a Liu Xia di visitare il marito, Liu Xiaobo, detenuto nella prigione di Jinzhou, nella Cina nord- orientale. L’incontro è avvenuto domenica 10 ottobre. Il giorno precedente, la direzione del carcere aveva informato Liu del conferimento del Nobel alla sua persona. Human Rights in China riferisce che Xiaobo, con le lacrime agli occhi, ha detto alla moglie: “Dedico questo premio ai caduti del 4 giugno e allo spirito non violento con il quale combatterono per la pace, la libertà e la democrazia”.

AUGURI E FELICITAZIONI, MITE E FORTE LIU XIAOBO

Fre_Liu9 ottobre 2010. Mentre Liu Xiaobo, e con lui la stragrande maggioranza dei cinesi, non sa di essere stato insignito del Premio Nobel per la Pace e la leadership di Pechino definisce “un’oscenità” la scelta di Oslo, messaggi di congratulazioni arrivano da tutto il mondo assieme alla richiesta della sua liberazione.

Pubblichiamo oggi questa riflessione di Piero Verni sull’assegnazione del Nobel a Liu Xiaobo apparsa ieri, a poche ore dalla notizia, sul suo blog: www.freetibet.eu.

IL PREMIO NOBEL PER LA PACE AL DISSIDENTE CINESE LIU XIAOBO. COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE ITALIA-TIBET

Liu_XiaoboOslo, 8 ottobre 2010. Il premio Nobel per la pace 2010 è stato assegnato al dissidente cinese Liu Xiaobo. Confermate dunque le previsioni della vigilia, nonostante le pressioni di Pechino. Del resto, prima dell’annuncio ufficiale, lo stesso comitato norvegese aveva affermato che si sarebbe trattato di una «scelta da difendere». Il governo cinese, che al momento si limita a «prendere atto» dell’assegnazione, aveva dichiarato in precedenza che una decisione del genere avrebbe avuto ripercussioni negative sui rapporti tra la Repubblica popolare e la Norvegia.

WEN JIABAO A ROMA: MANIFESTAZIONE DEI TIBETANI

IMG_1317Roma, 7 ottobre 2010. In occasione della visita a Roma del primo ministro cinese Wen Jiabao, un gruppo di tibetani residenti in Italia si è riunito davanti al Teatro dell’Opera della capitale dove Wen, assieme al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, assisteva a uno spettacolo di cantanti lirici. I manifestanti, controllati dalle forze di polizia che ha loro sequestrato le bandiere tibetane, hanno chiesto a gran voce il rispetto dei diritti umani e delle fondamentali libertà di espressione nel Tibet occupato. Proponiamo alcune immagini della protesta (foto di Miki Hirashima).

LA POLIZIA NEPALESE SEQUESTRA LE URNE CON I VOTI DEI TIBETANI CHIAMATI A SCEGLIERE I CANDIDATI ALLA CARICA DI PRIMO MINISTRO

Nepal_policeDharamsala, 4 ottobre 2010. Nell’approssimarsi delle elezioni generali per la nomina del nuovo Primo Ministro del governo tibetano in esilio, previste per il 20 marzo 2011, domenica 3 ottobre, in tutto il mondo, i tibetani si sono recati ai seggi elettorali per designare i nomi dei candidati in lizza per la successione all’attuale Kalon Tripa e per la designazione dei membri del nuovo Parlamento.