Centri di polizia “non ufficiali” controllano i potenziali dissidenti cinesi all’estero

22 settembre 2022

La Cina ha apprestato 54 “centri di servizio di polizia all’estero” per tenere sotto controllo ed esercitare pressione su presunti dissidenti fuori dai confini nazionali.

Ne ha dato notizia il rapporto pubblicato lo scorso 15 settembre dalla NGO spagnola Safeguard Defenders. Questi “centri di polizia” sono gestiti da gruppi operanti all’interno delle comunità cinesi sotto l’egida del Partito Comunista in attuazione del progetto denominato “110 Overseas Chinese Transnational Policing Gone Wild” che fornisce le linee guida e le modalità degli interventi.

Il documento riferisce che, dall’aprile 2021 al luglio 2022, sono stati segnalati ai centri 230.000 cinesi passibili, in Cina, dell’accusa di potenziali attività criminali. Di conseguenza, la polizia cinese li ha “convinti” a tornare “volontariamente” in patria pur ammettendo che non tutti si sono macchiati di qualche crimine. Tra i metodi di “persuasione” figurano l’impossibilità di garantire ai figli dei residenti all’estero l’accesso, in patria, all’istruzione scolastica oltre a limitazioni e minacce ai componenti della famiglia. Citando un articolo pubblicato in lingua cinese, la NGO riferisce che, alla data del 14 giugno del corrente anno, questi cosiddetti centri di polizia, che dispongono di normali numeri telefonici locali e di altrettanto normali indirizzi, hanno ricevuto altre 2000 chiamate. Per fare alcuni esempi, una “stazione” di Dublino è ubicata in un supermercato cinese, a Glasgow in un ristorante. Stazioni simili si trovano in Francia, Spagna, Brasile, Stati Uniti, Giappone, Nigeria e Mongolia.

Safeguard Defenders conclude affermando che queste operazioni al di fuori della Cina violano il diritto internazionale in quanto creano un meccanismo di polizia parallelo a quello dello stato ospitante e si avvalgono di metodi operativi illegali. Violano altresì l’integrità territoriale di un paese e mettono in discussione qualsiasi forma di collaborazione bilaterale in materia giudiziaria e di sicurezza.

 

Fonti: Phayul – Safeguarddefenders.com