ELEZIONE DEL NUOVO PARLAMENTO TIBETANO E DEL NUOVO PRIMO MINISTRO: I RISULTATI DELLE VOTAZIONI PRELIMINARI

Dharamsala, 15 novembre 2010. La Commissione Elettorale dell’Amministrazione Centrale Tibetana ha reso noto i risultati delle votazioni preliminari svoltesi lo scorso 3 ottobre presso le comunità dei profughi tibetani di tutto il mondo in vista dell’elezione del nuovo Parlamento Tibetano (il 15° dalla sua istituzione) e del nuovo Kalon Tripa (Primo Ministro), il terzo ad elezione diretta dopo i due mandati consecutivi esercitati dal Prof. Samdhong Rinpoche).

 

Tra i primi sei nomi usciti dal responso delle urne, il Dottor Lobsang Sangay, ricercatore presso la Harvard Law School (USA), ha ottenuto il massimo delle preferenza con un totale di 22.469 voti. Seguono Tenzin Namgyal Tethong (12.319 voti – residente negli USA), la signora Dolma Gyari (2733 voti – residente a Dharamsala, India), Tashi Wangdi (2101 voti – residente in Europa), Lobsang Jinpa (1545 voti – residente negli USA) e Khorlatsang Sonam Topgyal (605 voti – residente a Mussoorie, India).

 

La Commissione Elettorale ha reso noto che hanno partecipato al voto oltre 47.000 elettori, circa il 61% dei 79.449 aventi diritto. Come i lettori ricorderanno, a Kathmandu le elezioni preliminari del 3 ottobre furono boicottate dalla polizia nepalese che, a un’ora dalla chiusura delle votazioni, confiscò 18 urne contenenti i voti di oltre un migliaio di tibetani (vedi news 4 ottobre 2010). Vana ogni richiesta di restituzione delle urne sequestrate. Su 11.620 elettori registrati in Nepal, sono stati contati 3623 voti.

Problemi per le elezioni preliminari si sono avuti anche in Bhutan dove i 613 voti dei 1097 aventi diritto sono andati perduti in quanto le autorità butanesi hanno vietato l’uscita dal paese delle schede e dei documenti di voto.

Sulla base di quanto previsto dall’articolo 49 del Regolamento elettorale, la Commissione ha stilato una lista di cinquanta candidati in rappresentanza delle tre province del Tibet e di dieci candidati in rappresentanza delle quattro scuole del buddismo tibetano e della tradizione Bön. Al Parlamento, che consiste di 47 membri, saranno eletti dieci rappresentanti per ogni provincia tibetana (U-Tsang, Do-tod e Do-med), due per ogni scuola religiosa e i Bön, due rappresentanti residenti in Europa e due in Nord America. Il Dalai Lama potrà eleggere direttamente da uno a tre membri del Parlamento sulla base di particolari meriti acquisiti nel campo dell’arte, della scienza, della letteratura o dei servizi resi alla comunità.

Le elezioni finali avranno luogo il 20 marzo 2011.

 

 

Fonti: TibetNet – Phayul