Le congratulazioni del Dalai Lama al neo eletto presidente di Taiwan.
Pechino: Taiwan è in un vicolo cieco

21 maggio 2024.

Sua Santità il Dalai Lama ha inviato un messaggio di congratulazioni a Lai Ching-te, il nuovo presidente della Repubblica di Taiwan

Lunedì 20 maggio si è svolta a Taiwan la cerimonia di giuramento del nuovo presidente eletto Lai Ching-te. Nell’occasione Sua Santità il Dalai Lama ha inviato al neo eletto un messaggio di congratulazioni. “È meraviglioso vedere come la democrazia si sia saldamente radicata a Taiwan”, ha scritto. Il popolo taiwanese non solo ha sviluppato una democrazia fiorente e solida, ma ha anche raggiunto una grande prosperità, preservando allo stesso tempo le sue ricche tradizioni culturali”. “Vi auguro di avere successo nell’affrontare le sfide che ci attendono per realizzare le speranze e le aspirazioni del popolo di Taiwan”.

Poco dopo aver prestato giuramento Lai Ching-te ha esortato Pechino a sostituire il confronto con il dialogo. Ha inoltre affermato che Taiwan non si tirerà mai indietro di fronte alle intimidazioni della Cina che da tempo rivendica l’isola come propria.

La Cina ha risposto dicendo che “l’indipendenza di Taiwan è un vicolo cieco”. “A prescindere dal pretesto o dalla bandiera sotto cui viene perseguita, la spinta per l’indipendenza di Taiwan è destinata a fallire”, ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin durante il briefing stampa quotidiano di lunedì pomeriggio.

Pechino non vede di buon occhio Lai Ching-te e il suo Partito Democratico Progressista (DPP), che considera favorevole all’indipendenza. Dopo la sua vittoria nella corsa presidenziale dello scorso gennaio, la Cina ha intensificato le incursioni militari nelle acque e nello spazio aereo di Taiwan. Tali incursioni militari da parte della Cina sono diventate una routine negli ultimi anni, scatenando il timore di un conflitto. Nel suo discorso, Lai ha definito questa “la più grande sfida strategica alla pace e alla stabilità globale”. Pechino lo ha etichettato come “piantagrane” fin da prima delle elezioni e i media di stato cinesi hanno persino suggerito che dovrebbe essere perseguito per secessione. La settimana scorsa, un portavoce dell’Ufficio cinese per gli Affari di Taiwan ha avvertito che il nuovo leader dell’isola “deve considerare seriamente” se vuole uno sviluppo pacifico o un confronto. E proprio mentre Lai Ching-te prestava giuramento, il Ministero del Commercio cinese ha annunciato sanzioni contro diverse società statunitensi “coinvolte nella vendita di armi a Taiwan”.

Fonti: tibet.net – BBC news