DHARAMSALA: SECONDO GIORNO DEL MEETING. DURO COMMENTO DI PECHINO
Dharamsala, 18 novembre 2008. Proseguono a porte chiuse i lavori dell’assemblea dei tibetani in esilio chiamati a esprimersi sulle migliori strategie da seguire dopo il fallimento dei negoziati con la Cina. Si confrontano due linee politiche, quella che chiede l’indipendenza del Tibet e quella favorevole all’ottenimento dell’autonomia.
INIZIATA A DHARAMSALA L’ASSEMBLEA DEI TIBETANI IN ESILIO
Dharamsala, 17 novembre 2008. È iniziata oggi a Dharamsala l’assemblea straordinaria dei tibetani in esilio chiamati a discutere ed esprimersi sul futuro corso della politica tibetana alla luce dell’assenza di risultati concreti dopo otto tornate di incontri con la dirigenza di Pechino. Partecipano alla riunione, la più importante come numero di presenze tenuta dagli esiliati dal 1959, tutti i maggiori leader di governo e parlamentari tibetani e 581 rappresentanti della diaspora provenienti da tutto il mondo.
LE DICHIARAZIONI DEGLI INVIATI DEL DALAI LAMA
Dharamsala, 16 novembre 2008. In una conferenza stampa, i due inviati del Dalai Lama Lodi Gyari e Kelsang Gyaltsen, tornati il 5 novembre da Pechino dopo l’ultimo, infruttuoso incontro con i dirigenti cinesi, hanno dichiarato di aver presentato alla controparte un “Memorandum per un’autentica autonomia del popolo tibetano”.
PECHINO CHIEDE ALL’INDIA DI BLOCCARE IL MEETING DI DHARAMSALA
Pechino, 13 novembre 2008. Dopo aver nuovamente accusato il Dalai Lama di essere il solo responsabile del fallimento dei colloqui sino-tibetani, Pechino ha ufficialmente chiesto alle autorità indiane di bloccare la riunione d’emergenza convocata su proposta del leader tibetano per un confronto sul futuro del movimento di liberazione del Tibet.

