UNA SEDIA VUOTA ALLA CERIMONIA DEL NOBEL PER LA PACE A OSLO. E PECHINO SI INVENTA IL PREMIO CONFUCIO

sediavuotaOslo, 10 dicembre 2010 (Repubblica.it). Una sedia vuota per il Premio Nobel per la Pace a Oslo, in una cerimonia simbolica che è un colpo fortissimo all’immagine della Cina. Il diploma nel quale si attesta il riconoscimento al dissidente Liu Xiaobo, bloccato agli arresti dalle autorità di Pechino, viene appoggiato sulla seggiola dove campeggia un ritratto dell’intellettuale cinese. A parlare in sua vece è l’attrice Liv Ullmann, che legge l’ultimo discorso di Liu, intitolato “Non ho nemici”, pubblicato il 23 dicembre 2009, due giorni prima della condanna a 11 anni di carcere per istigazione alla sovversione.

I GOVERNI DI DICIOTTO PAESI DISERTERANNO LA CERIMONIA DI OSLO

Liu_Xiaobo1Oslo, 7 dicembre 2010. Sono 18 i governi che hanno accolto l’invito di Pechino e hanno deciso di disertare la cerimonia di consegna del Nobel per la pace al dissidente cinese Liu Xiaobo. Si tratta di Russia, Kazhakstan, Colombia, Tunisia, Arabia Saudita, Pakistan, Serbia, Iraq, Iran, Vietnam, Afghanistan, Venezuela, Filippine, Egitto, Sudan, Ucraina, Cuba e Marocco. Mancherà ovviamente anche la Cina. Il direttore dell’Istituto Nobel, Geir Lundestad, ha reso noto che 44 ambasciate hanno confermato che alla cerimonia ci sarà un loro rappresentante, 19 hanno declinato l’invito “per diverse ragioni” e due non hanno risposto: “Basta guardare le cifre, la grande maggioranza dei Paesi invitati ci sarà”, ha detto replicando a quanto sostenuto da Pechino.

KATHMANDU: FIRMATO ACCORDO CON LA CINA PER PREVENIRE L’INGRESSO DEI TIBETANI IN NEPAL

Kathmandu_2003Dharamsala, 2 dicembre 2010. Allo scopo di impedire l’ingresso dei tibetani in Nepal, il governo cinese e quello nepalese hanno firmato un accordo volto a incrementare le misure di sicurezza lungo il confine tra i rispettivi stati. La decisione è stata presa nel corso di un incontro tra alti funzionari delle due parti svoltosi lo scorso 28 novembre a Chautara, località vicina alla frontiera tibetana, a 125 chilometri da Kathmandu.