LO SLOGAN DI PECHINO: “REPRESSIONE DEL SEPARATISMO” MANIFESTAZIONI DI PROTESTA IN TUTTO IL MONDO
DOMANI LA FESTA DELLA “LIBERAZIONE DALLA SCHIAVITU’” NEL TIBET OCCUPATO
Pechino, 27 marzo 2009 (AsiaNews/Apicom) – La Cina prepara festeggiamenti grandiosi per il “Giorno dell’emancipazione dei servi della gleba” che cade domani 28 marzo, nuova festa istituita quest’anno per commemorare l’occupazione cinese del Tibet. Pechino alza i toni e pretende che sia riconosciuta la sua opera benefica per il Tibet, ancora, di fatto, sotto legge marziale.
SITUAZIONE TESA A RAGYA. LETTERA DI SHINGSA RINPOCHE ALLE AUTORITÀ CINESI
Dharamsala, 24 marzo 2009. Non diminuisce la tensione a Ragya dopo l’arresto di un centinaio di persone tra quelle che, appresa la notizia del suicidio del monaco Tashi Sangpo, si erano riversate, a migliaia (almeno duemila secondo fonti all’interno del Tibet) per le strade della cittadina della regione del Qinghai protestando di fronte alla stazione di polizia e agli uffici governativi.
IL SUD AFRICA NEGA IL VISTO D’INGRESSO AL DALAI LAMA. RINVIATA LA CONFERENZA SULLA PACE
TIBET: SUICIDIO DI UN GIOVANE MONACO
Dharamsala; 21 marzo 2009. Tashi Sangpo, ventotto anni, residente nel monastero di Golok Ragya, nella contea di Machen, regione del Qinghai, si è tolto la vita gettandosi nel fiume Machu. Nei giorni precedenti il 10 marzo, nel monastero, da giorni sotto il costante controllo della polizia, erano stati trovati numerosi volantini di protesta e una grande bandiera tibetana era stata fatta sventolare sul tetto della principale sala di preghiera. Alcuni monaci erano stati arrestati e il monastero completamente isolato.