A ROMA IL 5° CONGRESSO MONDIALE PARLAMENTARE SUL TIBET. IL DALAI LAMA PRESENZIERÀ ALL’APERTURA DEI LAVORI E INCONTRERÀ GIANFRANCO FINI

Roma, 12 novembre 2009. I giorni 18 e 19 novembre 2009 si terrà a Roma il 5° Congresso Mondiale Parlamentare sul Tibet, organizzato dall’Intergruppo Tibet presso il Parlamento italiano con la collaborazione della Camera dei Deputati. La mattina del 18 novembre La mattina 18 novembre il Dalai Lama presenzierà, a Roma, presso il Parlamento, all’interno della Sala della Regina, alla sessione di apertura dei lavori del Congresso.

IL DALAI LAMA IN ARUNACHAL PRADESH: DURO ATTACCO DELLA CINA ALL’INDIA

Tawang 9 novembre 2009. Accolto da migliaia di fedeli il Dalai Lama è arrivato al monastero di Tawang (nelle immagini i monaci e i devoti davanti al monastero), nella parte nord orientale dello stato dell’Arunachal Pradesh. Rivolgendosi a una folla di oltre trentamila persone, molte in attesa da giorni nello spiazzo antistante al monastero, il leader tibetano, al suo arrivo e prima di iniziare il ciclo degli insegnamenti buddhisti, ha ribadito il carattere “non politico” della sua visita. “Ovunque io vada, per la Cina è ormai una consuetudine montare delle campagne contro la mia persona” – ha dichiarato. “L’accusa mossa nei miei confronti dal governo comunista cinese di incoraggiare un movimento separatista è del tutto priva di fondamento”.

IL DALAI LAMA: NON CHIEDO L’INDIPENDENZA

Dalai Lama nov.2009Matsuyama, 3 novembre 2009. “Non chiedo l’indipendenza per il Tibet, chiedo sono una genuina autonomia così come è contemplata nella costituzione della Repubblica Popolare cinese”. Queste, ancora una volta, le parole del Dalai Lama, in risposta alla domanda di un giornalista, al suo arrivo a Matsuyama, la principale città dell’isola di Shikoku, in Giappone. Ha inoltre definito “segnali incoraggianti” le critiche alla politica cinese in Tibet espresse nel corso dell’ultimo anno da studiosi e intellettuali cinesi.

TIBET: ALLARME PER I MUTAMENTI CLIMATICI

New York, 30 ottobre 2009. Il rapido sciogliersi dei ghiacciai e le piogge a carattere alluvionale stanno mettendo a rischio la vita e le risorse della popolazione tibetana. È quanto affermano nell’articolo “Melting Mountains”, apparso sul New York Times, Ajay Chhibber e Andreas Schild, rispettivamente assistente segretario generale del Programma allo Sviluppo delle Nazioni Unite e direttore del Centro Internazionale per lo Sviluppo delle aree montane.