GOOGLE SFIDA LA CENSURA CINESE

tienanmen2Pechino, 17 marzo 2010 (LaStampa.it). Alcuni siti web vietati in Cina, come quelli che mostrano le foto del massacro di piazza Tiananmen del 1989 e quelli di alcuni gruppi indipendentisti delle minoranze etniche della Cina sono stati accessibili oggi per alcune ore attraverso il sito in cinese di Google.
È quanto hanno raccontato alcuni giornalisti stranieri, mentre un portavoce del quartier generale di Google in California, Scott Rubin, ha dichiarato ai media americani che la compagnia “non ha cambiato nulla” nelle sue operazioni in Cina, gettando un’ombra di mistero sull’intera vicenda. Google, che gestisce un popolare motore di ricerca su Internet, ha denunciato attacchi informatici contro i suoi siti in provenienza dalla Cina e minacciato di togliere i filtri imposti dalla censura cinese che impediscono l’accesso ai siti ritenuti pericolosi dalle autorità.

ROMA, LE MANIFESTAZIONI E LE IMMAGINI

10 MARZO 2010, 51° ANNIVERSARIO DELL’INSURREZIONE DI LHASA

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Martedì 9 marzo 2010, ore 16.00: Conferenza Stampa di Kelsang Dolker, Presidente della Comunità Tibetana in Italia e dell’on. Matteo Mecacci, Presidente dell’Intergruppo Parlamentare sul Tibet, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati.

(Apri il comunicato della Comunità Tibetana in Italia)

 

ALL’INTERNO LE FOTO E I VIDEO

PECHINO: LA SCELTA DEL PROSSIMO DALAI LAMA DOVRÀ ESSERE APPROVATA DAL GOVERNO

Dalai_Lama_10.0306Pechino, 8 marzo 2010. Qiangba Puncog, ex governatore della Regione Autonoma Tibetana e delegato all’Assemblea Nazionale del Popolo ha dichiarato che la decisione finale sulla scelta del prossimo Dalai Lama spetterà a Pechino. “La scelta della reincarnazione dovrà rispettare i requisiti richiesti dalla tradizione: rituali religiosi, convenzioni storiche e l’estrazione del nominativo dall’urna dorata” – ha affermato – “ma soprattutto dovrà avere l’approvazione del governo centrale altrimenti il riconoscimento sarà illegittimo e non valido”.