Il Kalon Tripa: Il Dalai Lama sarà sempre con i tibetani

14 gennaio 2011 (Phayul). Il Primo Ministro tibetano Samdhong Rinpoche ha tranquillizzato i tibetani sul tema del prossimo ritiro del Dalai Lama dalla scena politica. “A parte alcuni cambiamenti circa i suoi impegni istituzionali nella vita di ogni giorno, Sua Santità ha esplicitamente affermato che continuerà a lavorare per la causa del Tibet perché il … Leggi ancora

TIBET: PEGGIORATA NEL 2010 LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI

14 gennaio 2011. Nel rapporto annuale sulla situazione dei diritti umani in Tibet, pubblicato il 12 gennaio 2011, il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia (TCHRD) afferma che nel corso dell’anno appena concluso la repressione è aumentata in tutto il paese. Le novanta pagine del documento analizzano le violazioni dei diritti umani in Tibet, sia civili sia politici, la libertà religiosa e il diritto all’istruzione e alla sussistenza.

IL PARLAMENTO TIBETANO CHIEDE AL DALAI LAMA DI NON LASCIARE LA POLITICA

8 gennaio 2011. Il popolo tibetano “implora e prega con accorata devozione Sua Santità di non prendere in considerazione un suo ritiro totale o parziale dalla vita pubblica”. “Sua Santità ha guidato i tibetani sulla strada della democrazia, e questo è stato un viaggio così importante che nessuno vuole si concluda senza la Sua guida”. E’ questo, sostanzialmente, il testo dell’appello pubblico inviato al leader del buddismo tibetano dallo Standing Committee del governo tibetano in esilio in India sulla questione del ritiro del Dalai Lama dalla scena politica.

RAPPORTO ONU: LA CINA RIVEDA LE POLITICHE AGRICOLE IN TIBET

nuovo_insediamento_nomadiDharamsala, 29 dicembre 2010. Olivier De Schutter, Incaricato Speciale delle Nazioni Unite per il Diritto al Cibo e i programmi alimentari, ha concluso il 23 dicembre la sua prima missione ufficiale in Cina su invito del governo di Pechino. Schutter, che ricopre la carica dal 2008 su designazione del Consiglio ONU per i Diritti Umani, ha redatto al suo rientro un dettagliato rapporto di sei pagine in cui, tra l’altro, invita le autorità cinesi a impegnarsi in approfondite consultazioni con le comunità dedite alla pastorizia per “valutare i risultati delle politiche agricole sia correnti sia passate”.