RAPPORTO ONU: LA CINA RIVEDA LE POLITICHE AGRICOLE IN TIBET

nuovo_insediamento_nomadiDharamsala, 29 dicembre 2010. Olivier De Schutter, Incaricato Speciale delle Nazioni Unite per il Diritto al Cibo e i programmi alimentari, ha concluso il 23 dicembre la sua prima missione ufficiale in Cina su invito del governo di Pechino. Schutter, che ricopre la carica dal 2008 su designazione del Consiglio ONU per i Diritti Umani, ha redatto al suo rientro un dettagliato rapporto di sei pagine in cui, tra l’altro, invita le autorità cinesi a impegnarsi in approfondite consultazioni con le comunità dedite alla pastorizia per “valutare i risultati delle politiche agricole sia correnti sia passate”.

MONACO TIBETANO CONDANNATO A TRE ANNI DI CARCERE

Sungrab23 dicembre 2010. Sungrab Gyatso (nella foto), un monaco tibetano del monastero di Mura, situato nella Contea di Machu (Amdo), è stato condannato il 16 dicembre 2010 a tre anni di carcere. Ne ha dato notizia, il 21 dicembre, il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia. La pena, pronunciata dalla corte del popolo di Kanlho, gli è stata inflitta sotto l’accusa di avere guidato, la scorsa primavera, le manifestazioni degli studenti della Machu Tibetan Nationality Middle School.

WIKILEAKS: LA CINA PAGA IL NEPAL PERCHÉ ARRESTI I TIBETANI. IL DALAI LAMA: PRIORITÀ AI PROBLEMI AMBIENTALI

20 dicembre 2010. In un documento americano reso pubblico da Wikileaks si afferma che, tra le varie misure volte a fermare le proteste dei tibetani in Nepal, Pechino paga gli ufficiali di polizia nepalesi far arrestare esponenti della locale comunità tibetana. Secondo una fonte dell’Ambasciata americana a New Delhi, il cui nome è stato oscurato da Wikileaks, “Il governo cinese ricompensa il lavoro delle forze di polizia offrendo incentivi economici ai funzionari che rispediscono oltre frontiera i tibetani che tentano di fuggire dalla Cina”.

IN RICORDO DI CLAUDE B. LEVENSON

17 dicembre 2010. Abbiamo appreso con profondo dolore e costernazione che il 13 dicembre è mancata Claude B. Levenson. Giornalista e scrittrice, Claude ha dedicato la sua vita e il suo lavoro alla difesa dei diritti dei popoli seguendo con particolare attenzione e sensibilità le vicende del popolo tibetano sia in Tibet sia in esilio. Sempre presente ad ogni appuntamento importante, abbiamo imparato a conoscerla e apprezzarla nel corso di questi ultimi vent’anni, dalla fondazione dell’Associazione Italia-Tibet, e i suoi libri – ricordiamo “Tibet, Storia di una Tragedia”, “Il Signore del Loto Bianco” e “Così parla il Dalai Lama” – sono stati per tutti noi fonte di ispirazione e riflessione.

Vogliamo ricordarla attraverso le parole di Piero Verni che, in un articolo pubblicato sul suo blog, ne evoca la figura e il lavoro. Non avremmo saputo trovare parole migliori per rendere omaggio alla memoria di Claude e alla sua infaticabile opera a sostegno del popolo tibetano.

“QUESTO NON È UN PIATTO” APPRODA A NEW YORK

IMG_369513 dicembre 2010. “Questo non e’ un piatto. Il vostro patrimonio. La vostra lingua. La vostra cultura.” approda nella grande mela. Il progetto educativo “Questo non e’ un piatto” ha iniziato il suo giro del mondo. E nel migliore dei modi. In occasione della giornata mondiale per i Diritti Umani, presso la Tibet House di New York, e’ stato presentato il libro sull’iniziativa, prodotto ed editato dalla casa di produzione londinese Moving Universe, in collaborazione con l’Associazione Italia Tibet.