HU JINTAO NEGLI STATI UNITI. IL BANCHETTO DI STATO, QUELLO ECONOMICO, IL DIGIUNO DEI DIRITTI UMANI

Hu_con_ObamaWashington, 18 gennaio 2011 (AsiaNews/Agenzie). Hu Jintao comincia oggi la sua visita di quattro giorni negli Stati Uniti. È la sua prima visita nella presidenza Obama e forse la sua ultima come presidente cinese, dato che il suo mandato scadrà nel 2013. A differenza di quanto avvenuto nel 2006, con la sua visita al tempo di George W.Bush, questa volta Barack Obama offrirà per il suo ospite un banchetto di Stato alla Casa Bianca. Secondo alcuni pettegolezzi sulla stampa cinese e americana, Hu si era risentito per aver partecipato solo a un “pranzo di lavoro” con l’amministrazione Bush.

Il Kalon Tripa: Il Dalai Lama sarà sempre con i tibetani

14 gennaio 2011 (Phayul). Il Primo Ministro tibetano Samdhong Rinpoche ha tranquillizzato i tibetani sul tema del prossimo ritiro del Dalai Lama dalla scena politica. “A parte alcuni cambiamenti circa i suoi impegni istituzionali nella vita di ogni giorno, Sua Santità ha esplicitamente affermato che continuerà a lavorare per la causa del Tibet perché il … Leggi ancora

TIBET: PEGGIORATA NEL 2010 LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI

14 gennaio 2011. Nel rapporto annuale sulla situazione dei diritti umani in Tibet, pubblicato il 12 gennaio 2011, il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia (TCHRD) afferma che nel corso dell’anno appena concluso la repressione è aumentata in tutto il paese. Le novanta pagine del documento analizzano le violazioni dei diritti umani in Tibet, sia civili sia politici, la libertà religiosa e il diritto all’istruzione e alla sussistenza.

IL PARLAMENTO TIBETANO CHIEDE AL DALAI LAMA DI NON LASCIARE LA POLITICA

8 gennaio 2011. Il popolo tibetano “implora e prega con accorata devozione Sua Santità di non prendere in considerazione un suo ritiro totale o parziale dalla vita pubblica”. “Sua Santità ha guidato i tibetani sulla strada della democrazia, e questo è stato un viaggio così importante che nessuno vuole si concluda senza la Sua guida”. E’ questo, sostanzialmente, il testo dell’appello pubblico inviato al leader del buddismo tibetano dallo Standing Committee del governo tibetano in esilio in India sulla questione del ritiro del Dalai Lama dalla scena politica.