LA TRAGICA MORTE DI JIGME NORBU, NIPOTE DEL DALAI LAMA

Jigme_Norbu17 febbraio 2011. È stato investito da un Suv, la notte del 14 febbraio, su un’autostrada buia della Florida mentre marciava per il Tibet. È morto così, a quarantacinque anni Jigme Norbu (nella foto), figlio del fratello maggiore del Dalai Lama, Taktser Rinpoche. Stava per portare a termine la prima tappa della sua nuova marcia per la libertà del Tibet: aveva deciso di percorrere da solo, nonostante l’oscurità, le ultime due miglia che lo separavano dal punto di ritrovo con i suoi compagni.

LE AUTORITÀ DELL’HIMACHAL PRADESH: IL KARMAPA È ESTRANEO AI FATTI IMPUTATIGLI

Karmapa_ogyen_trinley14 febbraio 2011. Il segretario generale dello stato indiano dell’Himachal Pradesh, signora Rajwant Sandhu, ha dichiarato che non esiste alcuna probabilità che siano intraprese azioni legali nei confronti del XVII Karmapa in seguito al ritrovamento di considerevoli quantità di valuta straniera, compresi yuan cinesi, all’interno del monastero tantrico del Gyuto, a Dharamsala.

SCARCERATO IL CANTANTE TIBETANO TASHI DHONDUP

Tashi10 febbraio 2011. Il compositore e cantante tibetano Tashi Dhondup, condannato nel gennaio 2010 a scontare una pena di quindici mesi di “rieducazione attraverso il lavoro” per aver pubblicato una raccolta di “canzoni sovversive”, è stato scarcerato il giorno 8 febbraio. Ne ha dato notizia l’emittente Radio Free Asia che, nel suo comunicato, ha fatto sapere che Tashi “è arrivato senza incidenti a Yulgan, sua città di residenza” e che “lungo la strada ha attraversato la Contea di Tsekhong dove è stato salutato e omaggiato delle tradizionali sciarpe bianche dalla popolazione locale”.

“IL BUDDHA NON SORRIDE”. UN ARTICOLO DELL’HINDUSTAN TIMES

India_Today-2011_02_14-EXT-7 febbraio 2011. Nei giorni scorsi la stampa indiana ha dato ampio risalto a quello che ormai è definito “l’affaire Karmapa” e alle sue implicazioni sia politiche sia strettamente giuridico-finanziarie (nella foto, l’eloquente copertina di India Today). Si è detto di tutto e non sempre in modo approfondito e obbiettivo. In attesa di un chiarimento dell’intera vicenda, pubblichiamo l’articolo apparso il 1° febbraio sull’Hindustan Times, a firma del giornalista Dibyesh Anand, che analizza la vicenda senza emettere giudizi affrettati e tiene conto del contesto religioso e culturale del mondo tibetano.