“TEMPI BUI PER GLI AVVOCATI IN CINA”: LA DENUNCIA DI AMNESTY INTERNATIONAL

manifestazione_pro_avvocati4 luglio 2011. In Cina esercitare la professione di avvocato può essere molto pericoloso. Se si sceglie di difendere casi ritenuti “sensibili” dalle autorità si rischia di essere sottoposti a una serie di misure repressive, che vanno dalla sospensione o revoca della licenza, da pretestuose valutazioni d’idoneità annuali fino alle minacce, alle sparizioni forzate e addirittura alla tortura (nella foto, una manifestazione a favore degli avvocati cinesi – Hong Kong).

PECHINO INTENSIFICA LE MISURE DI SICUREZZA IN TIBET MENTRE CELEBRA I 60 ANNI DELLA “PACIFICA LIBERAZIONE” DEL PAESE

polizia_a_KardzeDharamsala, 29 giugno 2011. Il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia ha pubblicato il racconto di alcuni testimoni oculari presenti a Kardze nei giorni della celebrazione della festa buddhista del Saga Dawa. La narrazione, corredata da alcune foto, conferma una situazione estremamente tesa, caratterizzata da una lunga serie di manifestazioni di protesta che si sono succedute a partire dal 6 giugno e che hanno portato all’arresto di almeno 39 persone, compresi monaci e monache (nella foto, un gruppo di soldati per le vie di Kardze).

LIBERATO L’ARTISTA DISSIDENTE AI WEIWEI

Ai_WeiweiPechino, 23 giugno 2011. Dopo ottantuno giorni di carcere, l’artista dissidente cinese Ai Weiwei è stato liberato su cauzione. Ne ha dato notizia il 22 giugno l’agenzia ufficiale di stampa Xinhua, aggiungendo che Weiwei è stato rilasciato per aver confessato le sue colpe ed essersi offerto di ripagare le tasse che avrebbe evaso. Il suo rilascio sembra sia dovuto anche alle sue precarie condizioni di salute. Secondo la Xinhua, una compagnia controllata da Weiwei, la Beijing Fake Cultural Development, avrebbe “evaso un’enorme quantità di tasse e avrebbe distrutto i documenti contabili”.

TIBET: PROSEGUONO LE PROTESTE. PECHINO RESPINGE LE ACCUSE DI VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI

Dharamsala, 20 giugno 2011. Il 17 giugno le autorità cinesi hanno arrestato due monaci del monastero di Khangmar, a Kardze (Tibet orientale). Come riferisce Tibet Net, i due religiosi, Rinchen Gyatso e Lama Tsering, percorrevano le strade della città gridando slogan inneggianti alla lunga vita del Dalai Lama, all’indipendenza del Tibet. Chiedevano inoltre che fosse invitato a visitare il Tibet il nuovo Kalon Tripa, Lobsang Sangay, e che fosse garantito il rispetto dei diritti umani.