PECHINO: ARRESTI E MINACCE ALLA VIGILIA DELL’ANNIVERSARIO DI TIENANMEN

Dea_della_DemocraziaPechino, 3 giugno 2010 (AsiaNews). Come ogni anno, l’anniversario del massacro di piazza Tiananmen viene celebrato a Pechino con arresti e “sparizioni temporanee”. Il governo cinese, infatti, continua a rifiutarsi di riconoscere apertamente di aver usato forza bruta contro manifestanti inermi e costringe al silenzio i cittadini cinesi che intendono commemorare l’accaduto e le vittime. Nel frattempo, almeno quattro degli attivisti che parteciparono ai moti di piazza del 1989 sono ancora in galera.

IL DALAI LAMA SU TWITTER RISPONDE ALLE DOMANDE DEI CITTADINI CINESI

Dalai_Lama_Twitter24 maggio 2010. Per un’ora, il Dalai Lama ha potuto rispondere in diretta alle domande dei cittadini cinesi attraverso il social network Twitter. È accaduto lo scorso venerdì 21 maggio, dietro richiesta di Wang Lixiong, uno scrittore cinese convertito al buddismo, che ha reso possibile l’intervista utilizzando il suo account personale. In precedenza, Wang aveva invitato i cittadini cinesi a porre le loro domande e a votare quelle preferite attraverso Google Moderator. 1253 persone hanno risposto all’appello e proposto 289 domande. Sulla base delle preferenze espresse, Wang Lixiong ha condotto l’intervista al Dalai Lama, avvenuta in un albergo di New York.

Proponiamo ai visitatori del nostro sito alcuni interessanti passaggi.

TIBET: SEI MONACI ARRESTATI NELLA REGIONE AUTONOMA

monasteri_di_WaraDharamsala, 20 maggio 2010. La polizia cinese ha arrestato sei monaci del monastero di Wara (nella foto), situato nella città di Thangpu (Contea di Jomda, Prefettura di Chamdo, nella Regione Autonoma Tibetana). Per quattro di loro le manette sono scattate tra il 15 e 16 maggio: Thinley (25 anni) e Nangsey (27 anni) sono stati prelevati dalle loro camere, Saegon è stato arrestato per aver tentato di mettere gli altri sull’avviso dell’imminente arrivo delle forze di sicurezza. Un quarto monaco, Kelsang Gyurmey (29 anni) è stato fermato nella sua abitazione. Tutti sono attualmente detenuti nel Centro di Pubblica Sicurezza della Contea.