LHASA: DECINE DI ARRESTI TRA I PRESUNTI SOSTENITORI DELLA CAMPAGNA “NO LOSAR”

manifesto_no_losarLhasa, 3 febbraio 2009. A Lhasa la polizia ha arrestato decine di tibetani sospettati di sostenere la campagna contro la celebrazione del Losar. The Times online riferisce che poliziotti sia in divisa sia in borghese assieme a membri della Polizia Armata Popolare hanno iniziato a compiere rastrellamenti nelle case da tè frequentate dai giovani tibetani. Molti degli arrestati sono stati accusati di “diffondere voci” sulla campagna contro la celebrazione del Losar, il Capodanno tibetano, che quest’anno cade il 25 febbraio.

UN GIOVANE TIBETANO MUORE IN SEGUITO ALLE PERCOSSE RICEVUTE

pema_tsepakDharamsala, 27 gennaio 2009. Un ragazzo tibetano è morto dopo essere stato selvaggiamente picchiato dalle forze di sicurezza cinesi. Il 20 gennaio, Pema Tsepak, ventiquattro anni, assieme ad altri due tibetani, Thinley Ngodrub e suo fratello Thargyal, rispettivamente di ventiquattro e ventitré anni, tutti abitanti nella città di Punda (Contea di Tsawa Dzogang – Prefettura di Chamdo – Kham) sono scesi in strada portando uno striscione bianco con la scritta “Indipendenza per il Tibet”, lanciando manifestini e gridando slogan.

MONASTERO DI KIRTI: DUE MONACI CONDANNATI E UNO ARRESTATO

kirti_monasteryDharamsala, 20 gennaio 2009. Temendo nuove proteste, la Cina sta obbligando i monasteri ad anticipare le cerimonie religiose previste dal calendario tibetano e a festeggiare il Losar, il capodanno tibetano. Le autorità della provincia occidentale del Sichuan hanno ingiunto ai responsabili del monastero di Ngaba Kirti (nella foto) di dare inizio alla celebrazione della “Grande Festa della Preghiera”, il Monlam, e li hanno obbligati a tenere l’annuale sessione di dibattito.