La visita in Italia di Penpa Tsering, presidente dell’Amministrazione Centrale Tibetana

1°novembre 2021.

Si è conclusa il 30 ottobre la visita in Italia di Penpa Tsering, il neo eletto presidente dell’Amministrazione Centrale Tibetana.

Arrivato in Italia il 28 ottobre su invito dell’Inter-Parliamentary Alliance on China (IPAC), un’alleanza di parlamentari di 19 paesi democratici richiedenti una maggiore posizione di forza contro Pechino, il Sikyong si è recato a Bolzano dove a Palazzo Widmann è stato ricevuto dal presidente della provincia Arno Kompascher che ha ribadito la piena solidarietà dell’Alto Adige alla causa del Tibet. Presso l’Istituto di ricerca Eurac ha incontrato il presidente Ronald Psenner e i ricercatori ed esperti di diritto e delle minoranze tra i quali Guenther Cologna, ex presidente dell’Associazione Italia-Tibet.

Dopo il suo intervento alla conferenza dell’IPAC, Penpa Tsering è stato invitato alla conferenza stampa organizzata il 29 ottobre dai parlamentari dell’Intergruppo per il Tibet presso la Camera dei Deputati (nella foto). All’incontro, presieduto da Luciano Nobili, presidente dell’Intergruppo, hanno preso parte anche i deputati Lucia Annibali, Massimo Ungaro, Michele Anzaldi, Andrea Ruggeri e Federico Mollicone. L’Associazione Italia-Tibet era rappresentata dal presidente Claudio Cardelli che tanto si è speso e adoperato per rendere possibile la serie di eventi legati alla visita in Italia della massima carica istituzionale tibetana. Molti gli argomenti toccati dal Sikyong nel corso del suo intervento. Tra i tanti, la volontà della Cina di cancellare la lingua e la cultura tibetana, l’interferenza del governo di Pechino nella ricerca delle reincarnazioni, la questione climatica ed ambientale dell’altopiano tibetano. “In Tibet sta avvenendo progressivamente un genocidio culturale, una sostituzione etnica e spirituale, una devastazione ecologica per cancellare uno dei popoli più antichi del mondo – ha dichiarato l’onorevole Nobili nel suo intervento. Ma come Taiwan, Hong Kong e lo Xinjiang, non è il solo drammatico teatro di una compressione dei diritti umani e della democrazia. Queste ferite meritano un impegno internazionale.” “Lo spirito che unisce esponenti di forze politiche diverse in nome di valori condivisi, gli stessi che permeano la nostra Carta Costituzionale, deve portarci a prendere degli impegni precisi verso un’oppressione che non può durare ancora” – ha concluso l’On. Nobili. Il Sikyong Penpa Tsering ha affermato: “A nome del Dalai Lama che ora ha 86 anni desidero ringraziare tutti voi per la vostra presenza e per il vostro supporto di tutti questi anni. Il popolo tibetano è in grande sofferenza. Chiediamo all’Italia che sia concesso l’asilo politico ai rifugiati tibetani, e all’Europa di essere unita contro la repressione dei diritti dei tibetani. Anche sul fronte dell’ambiente abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Oggi siamo rifugiati politici ma domani potremmo essere anche dei rifugiati climatici. Ci auguriamo che al COP26 sia affrontato il tema dell’inquinamento forsennato della Cina, anche e soprattutto in Tibet” – ha concluso.

Dopo l’incontro con i sostenitori e i membri della comunità tibetana presso il Centro Samatabhadra, Penpa Tsering è volato a Milano dove, il 30 ottobre, presso il centro GhePel Ling, ha tra l’altro ricordato i legami che da secoli legano il Tibet all’Italia ed ha espresso la sua gratitudine all’Italia per il sostegno che il paese offre alla gente del suo paese. Sottolineando l’importanza della collaborazione e delle iniziative comuni, il Sikyong ha affermato che solo grazie agli sforzi congiunti del Parlamento e del popolo sarà possibile arrivare ad ottenere qualche concreto risultato.

Conclusa la visita in Italia, il pomeriggio del 31 ottobre Penpa Tsering è arrivato a Ginevra dove prenderà parte al “Geneva Forum-2021: Forum on Economic, Social and Cultural Rights Violation by China” organizzato dal Dipartimento Informazioni e Relazioni Internazionali e dall’Ufficio del Tibet. Incontrerà inoltre i funzionari del Centro ONU per i diritti umani, parlamentari svizzeri, i sostenitori e i membri della comunità tibetana elvetica.