LA POLIZIA SPARA SUI MONACI A TAWU. DUE ARRESTI NELLA CONTEA DI NAGABA

Monaco_ferito30 dicembre 2014. Alcuni monaci sono stati feriti il 25 dicembre a Tawu dalla polizia cinese che ha aperto il fuoco sui religiosi che tentavano di impedire alle forze dell’ordine di portare via il corpo di Kalsang Yeshe, il tibetano trentasettenne immolatosi con il fuoco due giorni prima (nella foto un religioso mostra la ferita riportata al braccio).

Kalsang Yeshe apparteneva al monastero di Nytso, poco distante dal luogo dell’autoimmolazione. In passato, lasciato il suo villaggio d’origine in Tibet, aveva studiato presso il monastero di Ganden Jhangste in sud India.

Una fonte tibetana ha riferito che la polizia ha immediatamente e forzatamente cremato il suo corpo carbonizzato. Due membri della famiglia del defunto sono stati obbligati a gettare le ceneri in un fiume sotto la minaccia delle armi. I feriti si sono rifiutati di andare in ospedale per timore di essere imprigionati come misura di ritorsione.

Ieri, 29 dicembre, uno scrittore e blogger tibetano di nome Soepa – 21 anni – è stato arrestato a Ngaba dalla polizia cinese che lo ha forzatamente prelevato dall’autobus diretto alla cittadine di Meruma. Non sono chiare le ragioni del suo arresto ma si ritiene che il provvedimento possa essere messo in relazione a un suo recente post intitolato “Con le braccia alzate per la libertà” in cui Soepa rende omaggio a Tsepey Kyi, la ventenne ragazza tibetana immolatasi con il fuoco il 22 dicembre.

Sempre nella Contea di Ngaba il 28 dicembre le autorità cinesi hanno tratto in arresto, prelevandolo dal monastero di Kirti al quale apparteneva, un monaco tibetano di vent’anni, Lobsang Lungrig. Secondo fonti tibetane, Lobsang Lungrig era amico di Lobsang Thinley, un giovane monaco di 26 anni appartenente allo stesso monastero, che il 26 dicembre aveva protestato da solo nei pressi di un mercato di Ngaba chiedendo il ritorno del Dalai Lama e libertà per il Tibet.

Fonte: Phayul