LA CINA RINVIA IL SUMMIT CON I PAESI DELL’UNIONE EUROPEA

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Bruxelles, 26 novembre 2008. Il governo di Pechino ha rinviato a data da destinarsi l’undicesimo summit con l’Unione Europea in programma a Lione lunedì 1° dicembre. I vertici dell’Unione, in una dichiarazione rilasciata oggi, fanno sapere che “la decisione cinese è dovuta al fatto che, nello stesso periodo, il Dalai Lama visiterà alcuni paesi europei e, in questa occasione, incontrerà alcuni capi di stato e di governo”.
Uno di questi capi di stato sarà il Presidente francese Nicolas Sarkozy che il 6 dicembre, a Gdansk, in Polonia, incontrerà in leader tibetano nel corso di una cerimonia in occasione del 25° anniversario della consegna del Premio Nobel per la Pace a Lech Walesa. Poiché la Francia detiene in questo periodo la presidenza dell’Unione Europea, la decisione di Pechino sembra voler colpire soprattutto il paese d’oltralpe, già oggetto, lo scorso 14 novembre, di un severo monito da parte del Ministro degli Esteri della Repubblica Popolare circa l’impatto negativo sui rapporti commerciali tra i due paesi di un eventuale incontro del presidente francese con il Dalai Lama.A Parigi, il portavoce del governo francese, Luc Chatel, ha fatto sapere che l’incontro non sarà cancellato: “Il Presidente della Repubblica incontrerà i vincitori dei Premi Nobel e, in questo contesto, vedrà anche il Dalai Lama”, ha dichiarato. “Nicolas Sarkozy è libero di decidere la sua agenda”.Le 27 nazioni dell’Unione Europea hanno espresso il loro rincrescimento per la decisione della Cina e hanno riaffermato il loro impegno a voler proseguire nei contatti bilaterali con Pechino “soprattutto in questo particolare momento in cui la situazione economica e finanziaria mondiale richiede una stretta cooperazione tra Europa e Cina”.I rapporti tra Francia e Cina avevano conosciuto momenti di tensione alla vigilia dei Giochi Olimpici, quando il Presidente francese aveva subordinato la sua presenza alla cerimonia di apertura, in rappresentanza dell’Unione Europea, al buon esito del dialogo tra Pechino e gli inviati del Dalai Lama sul futuro del Tibet. Nonostante gli inconsistenti risultati dell’incontro del luglio scorso tra cinesi e tibetani, Sarkozy decise di partecipare all’inaugurazione dei Giochi. Nell’agosto 2008, nuovamente oggetto di minacce di ritorsione da parte cinese, il capo dell’Eliseo aveva delegato la moglie Carla Bruni e il Ministro degli Esteri Bernard Kouchner a rappresentarlo in occasione della visita in Francia del Dalai Lama.

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Lucio Malan: i governi europei incontrino il Dalai Lama

26 novembre 2008, ore 15:37

“Gli stati membri dell’Unione Europea devono reagire unitariamente alla decisione del governo cinese di annullare il vertice con l’Unione Europea previsto per il 1° dicembre, come rappresaglia al fatto che alcuni governi incontreranno nei giorni seguenti il Dalai Lama. L’Ue ha la vocazione a promuovere i diritti umani e la pace. Il presupposto per questi obiettivi è il dialogo con tutti i soggetti politici. La Cina ha il diritto di non voler parlare con il leader tibetano, ma non può pretendere di imporre lo stesso atteggiamento ai paesi liberi. Ora tutti i governi europei devono dare la disponibilità a incontrare il Dalai Lama. Solo così si darà forza politica all’Unione Europea e dignità agli stati membri, anche davanti alla Cina, un importante paese con il quale vogliamo continuare ad avere le migliori relazioni, e dunque non certo di sudditanza.” Lo ha affermato il senatore del Pdl Lucio Malan , vice presidente del intergruppo parlamentare Italia-Tibet.