Campagna di raccolta firme contro la condanna a morte di Tenzin Delek Rimpoche

Gennaio 2004

Raccolte 15.000 firme per l’Appello Urgente a favore di Tenzin Delek

Nel gennaio 2004 una mobilitazione mondiale in favore di Tenzin Delek Rinpoche si è proposta di raccogliere firme di adesione all’appello al premier e al ministro di giustizia cinese, al governatore della provincia del Sichuan. In Italia l’appello è stato rivolto anche al nostro Governo e alle istituzioni europee affinché la sentenza non sia eseguita e a Tenzin Delek sia concesso un nuovo processo, con tutte le garanzie di legge.

L’Associazione Italia Tibet si è fatta promotrice della raccolta in Italia. Oltre ai moduli inviati a Soci e Simpatizzanti, che hanno collaborato attivamente, il modulo on line è stato scaricato 1744 volte! La segreteria di Italia Tibet ha provveduto all’invio di otto dossier, del peso di tre chilogrammi ognuno, con tutte le 15.000 firme (per la precisione 14.986, ma altre stanno ancora giungendo).

I dossier sono stati inviati a:

  • Hu Jintao, presidente Repubblica Popolare Cinese
  • Ministro della giustizia, RPC
  • Governatore regione Sichuan
  • Ambasciatore RPC in Italia
  • Kofi Annan, Segretario generale ONU
  • Romano Prodi, Presidente Commissione Europea
  • Franco Frattini, Ministro degli esteri – Repubblica Italiana
  • Sen. Enrico Pianetta, presidente Commissione Diritti Umani del Senato

Gli eventi

Dopo un processo farsa e un procedimento d’appello altrettanto privo di ogni garanzia legale, il 26 gennaio 2003 sono state confermate le condanne a morte del monaco tibetano Tenzin Delek Rinpoche e del suo assistente Lobsang Dhondup. La sentenza è stata emessa dalla Intermediate People’s Court in Karze (Cinese: Ganzi), nella provincia del Sichuan. Ganzi appartiene all’area storicamente indicata come Kham, regione orientale del Tibet, che nello smembramento seguito all’occupazione del Paese delle nevi è stato incluso nella provincia cinese del Sichuan. Il 2 dicembre la Corte ha condannato Dhondup alla pena capitale con esecuzione immediata e Tenzin Deleg Rinpoche alla pena capitale con una sospensione di due anni della esecuzione. Notizia della sentenza è apparsa in un articolo del “Quotidiano del popolo del Sichuan” pubblicato il 3 Dicembre 2002.

Lobsang Dondrub è stato condannato a morte perché riconosciuto colpevole di attentati, incitazione al separatismo e possesso illegale di armi e munizioni. L’esecuzione di Lohsang Dondrub è avvenuta il 26 gennaio 2003. Tenzin Delek Rinpoche, di Lithang (Cinese: Litang) una contea della prefettura di Kardze, provincia del Sichuan, accusato di attentati e di attività separatiste alla pena capitale con una sospensione di due anni della esecuzione. La notizia è comparsa anche sul sito cinese Zhong Xin Sichuan Wang il 5 Dicembre. Le due sentenze, che rimettono in discussione il riavvicinamento fra Cina e governo tibetano in esilio, sono le prime condanne a morte emesse, dopo molti anni, contro Tibetani accusati di crimini legati ad attività politica.
I due Tibetani sono accusati dell’esplosione causata da una bomba deposta in Tianfu, una delle piazze principali di Chengdu il 3 aprile 2002. Secondo gli investigatori, Lobsang Dondrub (nell’atto d’accusa chiamato come Luorang Dengzhu) fu visto fuggire dalla piazza dopo aver causato l’esplosione. La polizia inoltre avrebbe accertato dhe i due Tibetani sarebbero stati coinvolti anche in altri attacchi avvenuti a Dartsedo (cinese: Kangding) e nella contea di Lithang, e che volantini incitanti alla “separazione fra il Tibet e la madrepatria (la Cina ndr) furono ogni volta trovati sui luoghi delle esplosioni.

Gli attentati causarono una vittima, ma il rapporto della polizia non indicherebbe prove evidenti che legherebbero i due Tibetani agli attentati.

I condannati hanno diritto ad una domanda di appello entro dieci giorni dalla sentenza, ma raramente questa procedura ottiene risultati.Tenzin Deleg Rinpoche è un importante lama della Contea di Litang in Kardze. Venne arrestato in aprile assieme a tre suoi studenti. Informatori del TCHRD riferiscono che il lama avrebbe respinto le accuse. Nel corso del procedimento avrebbe gridato “Lunga vita al Dalai Lama” prima di essere bloccato dalle guardie e trasportato in un’altra sala.

Le date

 3 APRILE 2002: Un’esplosionea Chengdu. Tenzin Delek viene fermato.
7 APRILE 2002: Tenzin Delek viene arrestato assieme ad altri tibetani.
2 DICEMBRE 2002: Tenzin Delek è condannato a morte assieme a Lobsang Dhondup. L’esecuzione dellasentenza di Tenzin Delek è

sospesa per due anni.

29 DICEMBRE 2002: A Tenzin Delek è negata l’assistenza di avvocati.
10 GENNAIO 2003: Iniziail processo d’appello.
26 GENNAIO 2003: Le condanne a morte sono confermate. Lobsang Dhondup è ucciso.
4 FEBBRAIO 2003: TenzinDelek è trasferito in un posto segreto.
7 APRILE 2003: Quattrotibetani arrestati assieme a Tenzin Delek sono rilasciati.
22 LUGLIO 2003: RilasciatoTserang Dhondup, un altro dei tibetani arrestati
2 DICEMBRE 2003: 1°anniversario del processo a Tenzin Delek e Lobsang Dhondup
26 GENNAIO 2004: 1°anniversario dell’esecuzione di Lobsang Dhondup
2 DICEMBRE 2004: scadenzadel termine di due anni dal processo di primo grado
26 DICEMBRE 2005: scadenzadel termine di due anni dal processo d’appello

 

Aggiornamento al mese di dicembre 2009
Al termine del processo d’appello,Tenzin Delek Rinpoche è stato condannato al carcere a vita. Trasferito dalcarcere di Chuandong a quello di Mianyang (nella provincia del Sichuan),sappiamo che le sue condizioni di salute non sono buone: soffre di altapressione e, a causa delle torture cui è stato sottoposto prima del processo,ha problemi cardiaci e polmonari. Continua a proclamare la sua innocenza.